Buzzati - Bacchelli - Pratolini - Vita, Personalità, Opere
Vita, personalità e opere dei principali autori della letteratura italiana
Riassunti o parafrasi
Il testo inizia con Buzzati: Barnabo delle Montagne, Il Segreto del Bosco Vecchio, alcuni racconti e soprattutto Il deserto dei Tartari. Bacchelli: Il diavolo al Pontelungo, Il Mulino del Po,Una passione coniugale, Il pianto del figlio di Lais, Lo sguardo di Gesù, Il figlio di Stalin. Pratolini: Il tappeto verde, Il Quartiere, Cronaca familiare, Cronache di poveri amanti, Metello, Lo scialo, Allegria e derisione.
«Dino Buzzati è l’unico nostro scrittore che faccia del fantastico la sua forma privilegiata di espressione» (Gioanola). Infatti «Buzzati, che fu pure un ragguardevole pittore e un giornalista di rigorosa professionalità, ha rivelato nella sua narrativa una singolare attitudine a trasferire i dati del reale su un piano magico-favoloso sbilanciato talvolta nell’atmosfera del grottesco e dell’assurdo, secondo una tecnica liberamente assunta dal surrealismo kafkiano. L’impegno di Buzzati a prolungare la realtà in una rete fittissima di simboli, di allegorie, di metafore allusive alla dimensione del mistero si avverte già fin dalle prime opere» (Filippelli).
Nella storia della cultura contemporanea Riccardo Bacchelli è una delle figure più rappresentative. La vastità della sua opera è tale che interessa in egual misura l’uomo di lettere, lo storico, il sociologo, il moralista. Egli si volge alla storia (storici infatti sono i suoi migliori romanzi) e alla cultura non per farne «il repertorio di una curiosità divertita», come dice l’Apollonio, ma «prendendola tutta sul serio, come sacrosanta vita dell’uomo animata da una forza divina verso una meta divina». La storia, presente o passata, gli offre la possibilità di «illustrare le origini, la natura, il destino della nostra vita sociale, politica, civile, culturale; e più oltre o più a fondo, la tempra della nostra razza e gli ideali dibattiti, attraverso i tempi, le ere, delle forme e delle forze che costituiscono la nostra civiltà, mostrandone i segni di crescenza e di decadimento» (Marzot).
Vasco Pratolini non appartiene, come qualcuno ha sostenuto, alla generazione del realismo degli anni Trenta, perché se la sua attività cominciò nel ’38 con la collaborazione a “Letteratura” e con la direzione, assieme ad Alfonso Gatto, della rivista letteraria “Campo di Marte”, la sua prima opera, Tappeto verde, viene pubblicata nel ’41. È però vero che la sua formazione culturale e il gusto che ha contraddistinto l’intera sua opera derivano dal clima culturale di quel decennio e più precisamente dall’ermetismo fiorentino, al quale Pratolini si avvicinò nel momento in cui tale movimento dimostrava evidenti segni di esaurimento. Questo spiega il motivo per cui proprio Pratolini finì per condurre a termine un’opera di diversione verso soluzioni realistiche (come osserva il Manacorda), anche se l’innata vocazione lirico-elegiaca e l’alimento fiorentino che l’aveva educata saranno sempre presenti nella produzione letteraria pratoliniana.
Indice
Dino Buzzati
La personalità e la vita
Bàrnabo delle montagne
Il segreto del bosco vecchio
Il deserto dei tartari
I racconti
Riccardo Bacchelli
La personalità
La vita
Il dibattito culturale degli anni venti:
“La ronda” e il ritorno all’ordine
Il diavolo al pontelungo
Parte prima: La Baronata
Parte seconda: Bologna
Il mulino del Po
Volume primo: Dio ti salvi
Volume secondo: La miseria viene in barca
Volume terzo: Mondo vecchio sempre nuovo
Altri romanzi
Una passione coniugale
Il pianto del figlio di Lais
Lo sguardo di Gesù
Il figlio di Stalin
Vasco Pratolini
La personalità
La vita
Il ciclo della “memoria”
Il tappeto verde
Il Quartiere
Il ciclo della “cronaca”
Cronaca familiare
Cronache di poveri amanti
Il ciclo di “una storia italiana”
Metello
Lo scialo
Allegria e derisione
Scheda tecnica
- Tipo Scuola
- Scuole Superiori
- Numero Pagine
- 248
- Altezza
- 165
- Larghezza
- 120
- Peso
- 167
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