Moravia - Pavese - Vittorini - Silone - Vita, Personalità, Opere
Vita, personalità e opere dei principali autori della letteratura italiana
Riassunti o parafrasi
Il testo esordisce con una premessa sulla narrativa italiana dal realismo degli Anni Trenta al Neorealismo postbellico. Moravia: Gli indifferenti, Le ambizioni sbagliate, Agostino, La disubbidienza, La romana, La ciociara, i Racconti romani, Il conformista, La noia, Io e lui, e altri. Pavese: Il carcere, Paesi tuoi, La spiaggia, Il compagno, La bella estate, Il diavolo sulle colline, Tre donne sole, La casa in collina, La luna e i falò. Vittorini: Il garofano rosso, Erica e i suoi fratelli, Conversazione in Sicilia, La garibaldina, Le donne di Messina, Uomini e no, Le città del mondo e il “Politecnico”. Silone: Fontamara, Vino e pane, Il seme.
Estratti:
Alberto Moravia è indubbiamente uno dei più noti scrittori del Novecento per la sua molteplice attività di saggista, di polemista, di scrittore di teatro, ma sopprattutto di narratore.
Per sua stessa ammissione egli è scrittore «monotono», nel senso che torna quasi sempre sugli stessi temi, che sono la indifferenza, la noia, l'incomunicabilità, la solitudine, a cui è fatalmente condannato l’individuo in una società che vede il crollo di ogni fede in quei valori morali sui quali aveva fondato la costruzione di tutta la sua esistenza.
L’indifferenza nasce dall’impossibilità di trovare una ragione assoluta d’azione e di vita in una società che riduce l’uomo a un automa e lo aliena dalla sua vera essenza, provocando in lui un avvizzimento o perdita di vitalità. Il dramma nasce dall’incapacità ad uscire da questo sentimento esistenziale, per cui l’individuo, che ne è consapevole, si rinchiude in una sfera egoistica e solitaria…
Nel 1952, a due anni dalla scomparsa di Cesare Pavese, morto suicida a Torino all’età di quarantadue anni, usciva Il mestiere del vivere, Diario 1935-50, l’opera autobiografica che chiariva la sconcertante vicenda di Pavese uomo e scrittore e poneva definitivamente la sua figura tra le più rappresentative del nostro tempo, non tanto per il ruolo attribuitogli, alquanto arbitrariamente, di intellettuale di sinistra, impegnato in una trasformazione attiva della società, quanto per essere stato l’interprete più significativo del dramma dell’uomo moderno, ossessionato dalla solitudine, disperatamente proteso a ricercare la ragione delle cose e del proprio vivere, ma incapace di raggiungere uno stabile equilibrio, un vero dominio di se stesso, quella “serenità”, come egli dice, che può essere attinta solo «nella parte superiore dello spirito».
Il fatto che, pur avendo iniziato a scrivere ancor giovanissimo negli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale, Pavese abbia pubblicato la maggior parte dei suoi scritti nel dopoguerra, non deve trarci in inganno; la sua opera, osserva il Guglielminetti, è estranea «ad ogni considerazione d’impegno storico, sia passato, sia presente», perché all’autore interessa il problema esistenziale del nostro tempo; infatti «tutto il problema della vita – egli scrive – è questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri».
Se il nome di Elio Vittorini è strettamente legato alle vicende e ai dibattiti della cultura italiana nel periodo postbellico, è tuttavia nell’attività di traduttore e di narratore, iniziata negli anni Trenta, che noi dobbiamo vedere il segno più efficace dell’opera di questo singolare scrittore.
Egli si presenta come il meno «letterato» degli uomini di cultura della nostra epoca. Nel suo Diario in pubblico (1957), l’autobiografia che ci consente di seguire le vicende personali dello scrittore proiettate però nella storia civile e letteraria del Novecento, Vittorini stesso confessa: «Io non ho studi universitari. Non ho nemmeno studi liceali. Potrei quasi dire che non ho affatto studi. Non so il greco. Non so il latino… Quello che io so o credo di sapere l’ho imparato da solo nel modo vizioso in cui si impara da soli».
Per comprendere la misura dell’impegno di Ignazio Silone, la cui formazione deriva non dalla cultura e dalla letteratura, ma dalla partecipazione attiva e consapevole alla miseria morale e materiale della sua gente, valgano queste sue parole: «… se la mia opera letteraria ha un senso, in ultima analisi, è proprio in ciò: ad un certo momento scrivere ha significato per me assoluta necessità di testimoniare, bisogno inderogabile di liberarmi da una ossessione, di affermare i sensi e i limiti di una dolorosa ma definitiva rottura, e di una più sincera fedeltà».
Vedremo, attraverso la biografia e l’analisi delle sue principali opere, quale era l’ossessione da cui era preso Silone e quale la dolorosa e definitiva rottura.
Indubbiamente «l’intera opera narrativa di Silone è fortemente impegnata nella problematica politica, sociale e anche religiosa… E tutto ciò può costituire talvolta un intralcio alla libera creazione della fantasia e a quel vagheggiamento affettuoso e umanissimo della sua terra e del suo mondo d’origine, che vuol essere considerato l’aspetto più valido dell’arte dello scrittore marsico. Ma assai spesso l’equilibrio tra le due componenti è raggiunto, e con rara felicità di esiti, sì che l’opera narrativa del Silone assume una posizione di netto rilievo nel quadro delle lettere contemporanee in Italia» (Varanini – Marti – Viti – Boldrini).
Indice
ALBERTO MORAVIA
La personalità
La vita
La narrativa italiana dal realismo degli anni Trenta al neorealismo postbellico
Le opere: sguardo generale
Gli indifferenti
Le ambizioni sbagliate
Agostino
La disubbidienza
La romana
La ciociara
Racconti romani
Il conformista
La noia
Io e lui
La vita interiore
L’uomo che guarda
CESARE PAVESE
La personalità
La vita
Realismo e simbolismo nell’opera di Pavese
Il carcere
Paesi tuoi
La spiaggia
Il compagno
La bella estate
Il diavolo sulle colline
Tra donne sole
La casa in collina
La luna e i falò
ELIO VITTORINI
La personalità
La vita
La poetica
Il garofano rosso
Erica e i suoi fratelli
Conversazione in Sicilia
La garibaldina
Le donne di Messina
Uomini e no
Le città del mondo
Il «Politecnico» e la polemica dell’impegno
IGNAZIO SILONE
La personalità
La vita
Le principali opere
Fontamara
Vino e pane
Il seme sotto la neve
Una manciata di more
Il segreto di Luca
La volpe e le camelie
Uscita di sicurezza
L’avventura di un povero cristiano
Scheda tecnica
- Tipo Scuola
- Scuole Superiori
- Numero Pagine
- 252
- Altezza
- 165
- Larghezza
- 120
- Peso
- 166
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