Calvino - Bassani - Cassola - Vita, Personalità, Opere
Vita, personalità e opere dei principali autori della letteratura italiana
Riassunti o parafrasi
Il testo affronta di Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno, Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente con cenni su altre opere (L’entrata in guerra, La giornata di uno scrutatore, Le cosmicomiche, Ti con zero, Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore). Giorgio Bassani: Le Storie ferraresi, Il Giardino dei Finzi Contini e l’Airone. Cassola: Il taglio del bosco, i racconti “impegnati” (Baba, Fausto e Anna, La casa di via Valadier), La ragazza di Bube e la narrativa esistenziale (Un cuore arido, Il soldato, Tempi memorabili, Monte Mario).
Al clima del neorealismo post-bellico, di cui furono i maggiori rappresentanti Vittorini e Pavese, si ricollegano anche alcuni scrittori della generazione successiva, quali Calvino, Cassola e Bassani. Essi non possono aver dimenticato la lezione di un Vittorini, che, attraverso la rivista Il Politecnico (’45-’47) e con la serie dei “Gettoni” della collana Einaudi, aveva polarizzato le forze della giovane narrativa italiana attorno al tema della Resistenza e della ricerca di una convivenza «umana», creando così la figura dello scrittore «impegnato».
Senonché il clima politico e sociale dell’immediato dopoguerra andò trasformandosi e la situazione degli anni Cinquanta si presentò diversa. All’entusiasmo con cui si credette di poter realizzare immediatamente una società più giusta e più umana subentrò una certa delusione di fronte alla condizione dell’individuo nella nuova società industriale che si stava imponendo, portando con sé una problematica più vasta e più profonda.
È il caso di Italo Calvino, il quale già dal suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno (1947), dimostra «la sua vocazione favolistica… fusa con l’esigenza di concretezza realistica di quello stesso clima politico» entro cui si svolge la vicenda. «Calvino dunque (osserva Sergio Pautasso) come scrittore e come intellettuale impegnato, è perfettamente inserito nell’atmosfera culturale e politica del tempo, il suo impegno è preciso e teso a far uscire la letteratura dai “panni stretti” che troppo a lungo aveva indossato». La necessità di un impegno costruttivo appare evidente fin dai primi racconti, Il sentiero dei nidi di ragno e Ultimo viene il corvo, e viene illustrato dallo stesso Calvino negli articoli che egli scrisse fra il 1945 e il 1950, nei quali lo scrittore ribadisce che tale impegno non deve essere condizionato da schemi programmatici e che la letteratura ha una fondamentale esigenza di libertà.
Giorgio Bassani appartiene a quel gruppo di scrittori (come Calvino e Cassola), che, pur prendendo le mosse dal neorealismo del dopoguerra e pur restando fedele a questo indirizzo soprattutto nel rifiuto della «pagina d’arte» per un maggior impegno politico-sociale, supera il racconto-documento come testimonianza di guerra e costruisce la sua narrativa su temi più profondi e più vasti, nell’intento di denunciare il dramma e le contraddizioni di una società, i cui mali vanno ricercati non soltanto nella guerra, epilogo fatale di una certa condizione morale e sociale, ma nella permanenza di pesanti eredità del passato sia nel singolo che nella massa. «Ecco perché alla storia politica si intreccia la vicenda individuale e al documento diretto si sostituisce il romanzo, vere e proprie storie cioè con personaggi di fantasia, vicende, contrasti, soluzioni. Non è con questo che la realtà venga svigorita, perché tutto l’impianto narrativo poggia sul dato reale (nel caso di Bassani la nascita del fascismo, la sua evoluzione, la guerra, la resistenza, la società post-bellica), ma questi fenomeni non interessano più soltanto come fatti clamorosi a sé stanti, unici protagonisti della storia, bensì come «condizione influente sulla vita privata degli uomini» (Pullini).
Nella stessa posizione di crisi che ha spinto Calvino a passare dalla narrativa di guerra alla favola, pur restando fedele al suo impegno morale, si è trovato anche il romano Carlo Cassola, il quale, nonostante abbia iniziato la sua attività letteraria negli anni che precedettero il secondo conflitto con le due raccolte di racconti La visita e Alla periferia (scritti tra il 1937 e il 1940), si impose all’attenzione della critica con i racconti de Il taglio del bosco (1949) e col romanzo Fausto e Anna degli anni Cinquanta, mentre al grande pubblico fu noto soltanto con La ragazza di Bube, un romanzo apparso nel 1959, senza tuttavia ottenere mai quella vastità di consensi che altri scrittori, certamente non a lui superiori, hanno ottenuto negli anni successivi al secondo conflitto mondiale. Per comprendere l’arte di Cassola, bisogna rifarsi ai racconti giovanili, dove troviamo la formulazione di quella poetica a cui l’autore è ritornato anche negli ultimi romanzi, dopo la parentesi di Fausto e Anna e de La ragazza di Bube. È significativo che lo stesso autore abbia voluto raccogliere in volume unico tutti i suoi racconti brevi, sotto il titolo di La visita (Einaudi 1962), a testimonianza di un ritorno ad una poetica che si ricollega, sviluppandola, a quella delle prime composizioni narrative, dopo l’allontanamento temporaneo degli anni Cinquanta.
Italo calvino
La personalità
La vita
Le opere principali
- Il sentiero dei nidi di ragno
- Il visconte dimezzato
- Il barone rampante
- Il cavaliere inesistente
Altre opere
- L’entrata in guerra
- La giornata di uno scrutatore
- “Le cosmicomiche” e “Ti con zero”
- “Il castello dei destini incrociati” e “Le città invisibili”
- Se una notte d’inverno un viaggiatore
Giorgio Bassani
La personalità
La vita
Le opere principali
- Le storie ferraresi
- Lida Mantovani
- La passeggiata prima di cena
- Una lapide di via Mazzini
- Una notte del ’43
- Gli occhiali d’oro
- Il giardino dei Finzi-Contini
-- Prologo
-- Epilogo
- L’airone
Carlo Cassola
La personalità
La vita
Le opere principali
- Il taglio del bosco
- I racconti «impegnati»
- Baba
- Fausto e Anna
- I vecchi compagni
- “Esiliati” e “La casa di via Valadier”
- Un matrimonio del dopoguerra
- La ragazza di Bube
- La narrativa esistenziale
- Un cuore arido
- Il soldato
- Rosa Gagliardi
- Tempi memorabili
- Storia di Ada
Scheda tecnica
- Tipo Scuola
- Scuole Superiori
- Numero Pagine
- 222
- Altezza
- 165
- Larghezza
- 120
- Peso
- 144
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